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Risposte specifiche a problemi
specifici: in primo luogo, se un manager FinStrategy entra in
una azienda è
perché esiste uno specifico
problema da risolvere per cui l'azienda non dispone di risorse interne
adeguate. Il primo elemento di riferimento per valutare i costi di un'operazione
di Management temporaneo, dovrebbe essere rappresentato dal
costo (o mancato ricavo) che l'azienda deve comunque sostenere lasciando
irrisolto un dato problema per un dato periodo di tempo, o risolvendolo
in maniera inadeguata, magari riciclando un manager interno non idoneo.
Soluzioni operative efficaci:
il manager FinStrategy è in genere
un professionista di elevata seniority, spesso sovradimensionato rispetto
all'incarico al fine di accelerare la presa di contatto con il problema
e la veloce definizione di una soluzione operativa.
Politiche salariali:
l'assunzione di un manager permanente creerebbe
problemi sia per i costi intesi in senso assoluto come appesantimento
della struttura dei costi fissi di lungo periodo, ma anche in senso
relativo in considerazione dell' impatto che la scelta avrebbe sulle
politiche interne dei livelli retributivi, sia per le naturali
resistenze e la possibile demotivazione del management esistente. Senza
poi considerare il problema dell' eventuale ricollocazione del manager
una volta esaurito il progetto.
Dismissioni e formazione: il calcolo corretto del valore di una
posizione dirigenziale dovrebbe a rigore considerare l'eventuale costo
relativo alla dismissione del dirigente, che in generale si può valutare
in due annualità di stipendio, nonché i costi di formazione e
aggiornamento, mentre per il manager FinStrategy parliamo del solo
costo effettivo del lavoro che è certo e definito.
Costi fissi e costi variabili:
il manager FinStrategy va sempre
considerato come un "costo variabile" e non un "costo fisso".
Altro
elemento a favore della variabilizzazione del costo è connesso alla
possibilità di connettere parte della retribuzione al raggiungimento di
risultatati predeterminati.
Paghi uno, compri una struttura:
il confronto tra i costi per l'azienda
cliente deve tenere presente che FinStrategy Transition Manager mette a disposizione,
oltre al manager selezionato per l'incarico, uno "shadow manager" che ha
il compito di coordinare, supervisionare e supportare l'intervento o il
progetto e il suo network di relazioni.
Training on the job:
il termine del mandato di un manager FinStrategy coincide con l'ingresso di un
junior manager a tempo indeterminato
che FinStrategy Transition Manager ha contribuito a formare nel corso del proprio
mandato con i conseguenti savings sul versante formazione e/o tempi per
l'operatività.